Cinema e libertà
I Carteles de Cine cubani a cura di Luigino Bardellotto
Adolfo Conti e Patrizio De Mattio
Palazzo del Fulgor Fellini Museum
Cuba, 1959. È tempo di rivoluzione politica e sociale, ma anche artistica. Il primo protagonista è il Cinema, quale opera d’arte innovativa e anticommerciale.
Cambia anche il modo di comunicarlo. Dopo le vecchie locandine con le star e le scene madri, ora si offre allo spettatore un manifesto del tutto diverso con metafore visive all’avanguardia.
Dalla collezione Bardellotto arriva una rassegna dei manifesti più belli, sorprendenti e geniali come quelli realizzati per i film di Fellini, Truffaut, Losey, Kurosawa…
René Azcuy Cardenas, Baci rubati, 1970.