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(Re) Presenting music: Intorno al di-segno musicale

a cura di Emiliano Battistini
in collaborazione con la Galerie Mazzoli Berlino

Istituto Musicale G. Lettimi via Cairoli 44, 23 aprile – 10 luglio 2016

In occasione della seconda edizione della Biennale del Disegno, la mostra collettiva (Re) Presenting Music: intorno al di-segno musicale si propone come luogo di riflessione sui rapporti tra musica e arti visive. Luogo principe di tale incontro è la partitura dove il segno grafico ha da sempre mediato tra visione e audizione della musica, ponendo problemi creativi e interpretativi. Nella sua posa in partitura il segno musicale si fa di-segno: dai neumi della musica antica alle partiture grafiche novecentesche la scrittura musicale oscilla in maniera fertile tra chiarezza e complessità, interrogando il musicista sulla propria pratica di lettura ed esecuzione della musica.
Il fascino della scrittura musicale arriva anche a chi non sa leggerla, a chi ne apprezza semplicemente la veste grafica, la grafia, il significante, di là dal significato. Ciò è accaduto ad esempio alle partiture grafiche di John Cage che i pittori Robert
Rauschenberg e Jasper Johns hanno esposto come quadri nella New York anni ’50 e accade ancora oggi alle pagine musicali dei codici medievali che, esposte nei musei, vengono apprezzate più per la loro qualità grafico-visiva che per i canti a cui rimandano. È per sondare i territori intorno a questa idea che si è chiesto alla Galerie Mario Mazzoli di Berlino e ai suoi compositori la possibilità di ripresentare a Rimini la notevole mostra (Re)Presenting Music#2 che, dal 12 settembre al 17 ottobre 2015, ha offerto nella capitale tedesca un percorso sulla relazione tra musica pensata, musica scritta e musica eseguita, interrogandosi proprio sul rimando opaco tra questi “passaggi di stato”, un rimando a volte felice a volte purtroppo tragico. Infatti, la mostra berlinese prendeva spunto da un aneddoto: si dice che dopo la prima del suo Per Orchestra, Franco Donatoni tentò di suicidarsi, deluso dalla performance, che visse con vergogna come un pubblico fallimento.
Secondo Mario Mazzoli, curatore della mostra, tale storia ci porta a riflettere sulla disgiunzione tra la creazione dell’artista, come egli se la dipinge in mente, e il modo in cui questa è trasmessa e percepita dagli altri (soprattutto nel caso della performance musicale): ci interroga sulle particolari soluzioni che i compositori concepiscono per tradurre i loro pensieri musicali in elementi visivi, nella speranza che i performer saranno poi in grado di riprodurre accuratamente tali
pensieri.
Queste riflessioni rimangono per la riproposizione riminese, dal semplice titolo (Re)Presenting Music, che a partire dal nucleo della mostra di Berlino espone una collezione di opere di compositori contemporanei con stili e poetiche differenti – per età, formazione e carattere – ma accomunate dal confine sfumato tra segno musicale e segno grafico: scrittura musicale e scrittura grafica non si configurano come poli opposti di una rigida dicotomia ma campi di azione che permettono una serie infinita di mosse creative fruttuosamente ibride e contaminate.
Superfici di incisione del pensiero musicale e luogo di condensazione del lavorio creativo dei compositori, le partiture esposte testimoniano del loro doppio aspetto grafico-visivo e acustico-sonoro e, soprattutto, della messa in relazione di questi due aspetti. Per questo infine, a mio avviso, il titolo (Re)Presenting Music: è proprio al segno grafico-musicale a cui chiediamo il compito di rimandare, di rappresentare la musica, e al contempo di presentarla al più largo pubblico.

Opere di: Sylvano Bussotti, Martin Daske, Agostino Di Scipio, Adriano Guarnieri, Cristian Gentilini, Antonio Giacometti, Christina Kubish, Roberto Paci Dalò, Franco Donatoni, Marianthi Papalexandri-Alexandri, Maurizio Pisati, Roberto Pugliese, Raffaele Sargenti, Paolo ‘Silver’ Silvestri, Stefano Trevisi, Andrea Valle, Marco Visconti-Prasca, Iannis Xenakis.

Un sentito grazie va a Mario Mazzoli della Galerie Mario Mazzoli, Berlino (GER), per la sua cortese disponibilità.

Emiliano Battistini