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Per la terza edizione (2018) di Wopart, work on paper fair Lugano, l’Assessorato alle Arti del Comune di Rimini, Musei Comunali e BIENNALE DISEGNO RIMINI, propongono un’originale esposizione di oltre 50 opere su carta: xilografie, ovvero incisioni da matrici in legno originali tratte dalla prestigiosa rivista “Xilografia”, ideata e curata da Francesco Nonni tra il 1924 e il 1926 e simbolo del Liberty e del Déco italiano ed europeo.

La mostra, dal titolo Xilografia (1924-26). Un’utopia grafica, a cura di Alessandra Bigi Iotti, è stata presentata per la prima volta a Rimini, nella sede della Far – Galleria comunale d’arte moderna, dal 14 ottobre al 20 dicembre 2017, catalogo NFC edizioni, promossa dal Comune di Rimini, Assessorato alle Arti, Musei comunali.

Xilografia” fu stampata a Faenza in 300 esemplari presso lo Stabilimento Grafico Fratelli Lega ed ebbe uscita mensile. Conservate per lo più in archivi pubblici e privati e in biblioteche storiche, le rare serie complete di “Xilografia” sono per lo più inaccessibili e sconosciute al grande pubblico, che in occasione di questa esposizione potrà ammirare le xilografie esposte come vere e proprie singole opere d’arte, grazie alla disponibilità degli eredi Lega, che sfascicolando un’intera serie l’hanno generosamente messa a disposizione del pubblico.

“Xilografia”, ideata e realizzata da Francesco Nonni, uno degli artisti più rappresentativi del Liberty e del Déco italiano, chiude un’epoca: la fase “eroica” della rinascita della xilografia d’invenzione inaugurata a inizio ‘900 con l’opera di Adolfo De Carolis. Un’utopia grafica di rara bellezza e completezza che è oggi considerata il panorama più completo della xilografia italiana del primo Novecento, con le migliori opere di artisti come Adolfo De Carolis, i romagnoli Domenico Baccarini, Gino Barbieri, Antonello Moroni e Francesco Nonni, inventore di alcune delle immagini più suggestive del gusto Dèco. Importanti incisori e illustratori dell’epoca sono inoltre Giannetto Malmerendi e Gino Carlo Sensani. Non mancano i nomi più significativi del cosiddetto bianco e nero: Benvenuto Disertori, Benito Boccolari, Armando Cermignani e Guido Marussig. Fino alle potentissime immagini xilografiche scavate nel legno del viareggino Lorenzo Viani, rappresentante di punta della linea espressionista italiana.

Mostra e catalogo a cura di Alessandra Bigi Iotti

Catalogo

NFC edizioni Rimini

Con il sostegno di:

Comune di Rimini, Assessorato alle Arti, Musei Comunali,

BIENNALE DISEGNO RIMIN