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Neblubia: la città e lo sguardo dei bambini. Scuola Primaria di Miramare

a cura di Sara Clementi, Rosaria B. Zerbinatti

Casa del cinema Fulgorpiazzetta San Martino, 28 aprile – 15 luglio 2018

«Così siamo partiti dall’idea del fuoco per bruciare i pregiudizi dello sguardo, per riuscire a guardare le “cose con occhi diversi”. Il tema dei laboratori è stato quello di illustrare una semplice storia per l’infanzia, la storia di una città, disegnata con l’occhio dei bambini. La città è Neblubia. Neblubia è una città divisa, divisa da muri invisibili che non permettono agli abitanti di guardare oltre, di parlare gli uni con gli altri. La città nera è la città della notte, un luogo dove non ci si riconosce e non ci si capisce; la voce è filo sottile che non basta a costruire legami. La città bianca è la città della luce, ma è senza memoria, non ci si perde, ma non si hanno ricordi. La città blu pensa di bastare a sé stessa, compiaciuta e soddisfatta dal cielo e dal mare blu. Anche gli alunni della scuola primaria di via Pescara vengono da luoghi diversi, geograficamente e culturalmente distanti, e anche loro, come gli abitanti di Neblubia, cercano un modo per costruire una città dove ciascuno possa essere parte di un tutto, non rinunciando a sé stesso. Costruire Neblubia ha significato per noi condividere idee e immaginazione, progettare, confrontarsi per trovare insieme nuovi modi di guardare, per rendere visibile, attraverso il fare, l’invisibile».

I laboratori sono stati curati dalle insegnanti: Maria C. Campanelli, Eva Ciaroni, Sara Clementi, Patrizia Pascucci, Rosaria B. Zerbinatti

Scuola primaria Via Pescara – Istituto Comprensivo Miramare Rimini Anno scolastico 2017/2018

Miramare è dislocata all’estremo sud di Rimini, una ‘frontiera’ fra mare e periferia. Non è un caso se il tipo di paesaggio urbano e antropologico si riverbera nello sguardo dei bambini e si rifrange nei loro potenti artefatti. Non è un caso se in questi anni in cui è attiva la spinta propulsiva di Rimini Scuola Sostenibile, la comunità di Via Pescara ha dimostrato una particolare sensibilità nel progettare, tanto da dar luogo ai laboratori espressivi «La scuola che fa città» dove non solo si disegnano le mappe dei percorsi casa-scuola, si riqualificano cortili e giardini, ma si immaginano anche nuove geografie gemmate ai quattro angoli cardinali della città, mappe che velano e ri-velano una diversa idea di cittadinanza dove il doppio segno espressivo dei bambini capovolge in modo esemplare e utile la bussola cognitiva degli adulti suggerendo un curioso sottosopra di abitudini,
alleanze e percezioni. E nel caso specifico di Neblubia, ri-disegnare un diverso atlante urbano dei sentimenti e dei valori per rigenerare o rafforzare la tessitura sociale e comunicativa del quartiere ancor prima della sua forma fisica e del suo colore.
Ma questo non è un caso isolato. La scuola elementare di Miramare rientra nella rete di ‘scuole sostenibili’ creata nel 2014 dal Comune di Rimini e Anthea che dai quattro punti cardinali del territorio fa disegna piani di azione per migliorare le prestazioni energetiche e la qualità del patrimonio scolastico, integrando nell’attività curricolare educazione e didattica ambientale mettendo al centro della progettualità delle comunità scolastiche il processo trasformativo
di aule, cortili e giardini.

Andrea Succi – responsabile Rimini Scuola Sostenibile