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La scrittura disegnata

Quaderni di artisti e scrittori tra disegno, parola e invenzione quotidiana

Un progetto di Claudio Ballestracci e Dacia Manto per Cristallino/ Indagine sul contemporaneo nell’ambito della Biennale Disegno Rimini

Dal 13 aprile al 15 giugno 2014 – inaugurazione domenica 13 Aprile 2014 ore 17.30

MUSAS – Museo Storico Archeologico
Via della Costa 26 Santarcangelo di Romagna

Orari
aprile: sabato e domenica 15.30 – 18.30
maggio e giugno: dal martedì alla domenica 16.30-19.30
giugno anche martedì e venerdì 21.30-23.30

scrittura disegnata1Disegnare, scrivere, raccogliere su fogli e quaderni il proprio pensiero, il retroterra intimo e complesso  del proprio lavoro, documentare le proprie azioni e i processi creativi :  per molti artisti si tratta di una pratica quotidiana e imprescindibile, per altri e’ azione occasionale, avventura fugace, limitata nel tempo.

Che si tratti di taccuini di viaggio, di veri e propri diari intimi, di quaderni di lavoro, di album da disegno o di spartiti musicali, di manoscritti o dattiloscritti corretti e ricorretti, di raccolte di lettere o di progetti buttati giù di getto, di appunti casuali, o di manufatti concepiti con cura  fino a divenire in alcuni casi opere compiute ed autonome, cioè veri e propri ‘libri d’artista’, in tutti emerge  il valore di un fare manuale, spontaneo, l’urgenza e il desiderio, la necessità di  toccare ‘con mano’, la fragilità del margine che con moto ondivago ed intermittente separa ed avvicina l’arte e la vita quotidiana.

scrittura disegnata2Questo progetto nasce dal pensiero e dal dialogo tra me, Claudio Ballestracci e gli artisti incontrati in questi anni durante i nostri differenti percorsi.

Come artisti visivi, da sempre siamo attratti dalle tracce lasciate dagli altri artisti ; pagine fitte, dense di rimandi ed immagini, fogli elaborati e minuziosi, caotici ed ermetici, disordinati e lucidi,
o scarni ed essenziali come un elenco.

Avere tra le mani queste pagine, tutte differenti tra loro, significa prendersi cura di  corpi delicati e fragili, affidati temporaneamente ai nostri sguardi.

Oggetti su cui si addensano memorie ed elementi quotidiani in cui spesso e’ possibile rintracciare in nuce , e lasciar venire alla luce, il filo continuo, nascosto e sotterraneo del pensiero di ognuno.

Tutto questo implica avvicinarsi al corpo più intimo, talvolta inaspettato, spesso meno conosciuto,  e  forse anche alla  parte che spesso rimane nell’ombra,  al nocciolo originario e più fondo dei pensieri individuali.

Questa esposizione non vuole essere una raccolta filologica ed esaustiva, ma eterogenea, aperta e trasversale, al di la di canoni e regole.
Ai libri e quaderni di alcuni giovani o meno  giovani artisti si affiancano quelli di alcuni musicisti, poeti, architetti, performer e scrittori.

Una piccola, ma densa sezione e’ dedicata ad un nucleo di poeti, scrittori ed ed artisti santarcangiolesi  quali Nino Pedretti, Federico Moroni, Tonino Guerra, Antonio Baldini, Gianni Fucci, Raffaello Baldini, Giuliana Rocchi, e ad un altro scrittore romagnolo d’adozione, Alfredo Panzini, con alcuni materiali d’archivio in parte inediti.

Così,  solo ‘con lievi mani’ e con sguardo sensibile possiamo prestare attenzione a queste pagine, cercare in esse corrispondenze, alterita’, identità, luoghi, cose, che rimandano e ricostruiscono mondi personali, immaginari complessi.

E possiamo inoltrarci  in esse come ci si inoltra in una radura intricata, in un holzwege di pensieri, suoni, disegni, voci, alfabeti,  in divenire instabile, in cui è ancora possibile smarrirsi e ritrovarsi, una selva di segni in cui le direzioni e i sensi possibili sono molteplici ed aperti.

Dacia Manto

Il Progetto di allestimento  è a cura di Claudio Ballestracci e Francesco Bocchini.

Un ringraziamento particolare a Mario Turci e Pierangelo Fontana per aver reso possibile questo progetto. Un grazie a Marco Antonio Bazzocchi per la concessione dei materiali dal fondo Alfredo  Panzini, ad Annalisa Teodorani e Lisetta Bernardi per la collaborazione alle ricerche dei materiali d’archivio e dei fondi storici della Biblioteca Antonio Baldini di Santarcangelo.